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Quando si arreda la propria casa non si deve guardare soltanto alla qualità dei complementi d’arredo, ma anche alla loro praticità. Uno dei passi fondamentali in tal senso è la ricerca dei sanitari per il proprio bagno, soprattutto la scelta tra l’opzione vasca da bagno e quella box doccia. Quest’ultimo è molto più pratico rispetto alla vasca e risulta fondamentale quando si ha a disposizione poco tempo. Comunque nulla vieta di affiancare il box doccia a una vasca da bagno, per poter usufruire delle comodità e dei benefici di entrambe le soluzioni a seconda delle proprie esigenze.

Ma come si sceglie un box doccia

La prima cosa da analizzare è quanto spazio si ha a disposizione nel bagno (e quindi quello che il box doccia può occupare) e dove si vuole posizionarlo. Il luogo classico è in un angolo, ma esistono anche soluzioni che lo adottano lungo una parete oppure al centro stesso del bagno (è l’opzione più originale): a seconda della posizione cambierà anche la forma del box doccia. Nei primi due casi, sarà sempre quadrato o rettangolare, mentre nell’ultimo ha in genere una forma circolare. Per quanto riguarda le dimensioni della doccia, negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato piatti doccia di varie dimensioni (corrispondono al perimetro del box doccia), adatti a qualunque situazione: si va dal classico piatto doccia ad angolo 80X80 fino alle opzioni più originali. Se il piatto doccia è già presente è sufficiente misurarlo per poi scegliere un box doccia corrispondente (deve essere perfettamente compatibile con il piatto sia per forma che per dimensioni); in caso contrario, si procede all’installazione nel punto del bagno che si preferisce, facendo attenzione che gli attacchi degli scarichi siano vicini e che vi sia lo spazio sufficiente per passare agevolmente.
A questo punto si deve scegliere il materiale più adatto ai propri gusti ed alle proprie esigenze, tenendo conto anche dello stile con cui si è arredato il bagno (classico o moderno) e il resto della casa. Innanzitutto, in commercio si trovano sia il box doccia tradizionale con profili che quello senza profili (molto più moderno e di design). Allo stesso tempo, sono adottati come materiali per i pannelli sia l’acrilico (vetroresina) che il cristallo temperato. Nel primo caso i pannelli sono lastre con spessore variabile da 2 a 3 mm, semitrasparenti e stampati in genere con disegni di varia forma, mentre se sono di cristallo hanno uno spessore di 3, 4 o 6 mm e sono rifiniti in modo diverso (piumato, trasparente, satinato, stampato o serigrafato). Per un bagno semplice di servizio si sceglie comunemente l’acrilico, in quanto molto più pratico ed economico.
Per un bagno elegante, invece, si usa il cristallo temperato. Si tratta di un materiale meno economico in quanto più bello esteticamente e più pregiato rispetto all’acrilico, ma anche perché più sicuro. Infatti, viene sottoposto a una speciale lavorazione termica che rende il materiale più resistente; inoltre, anche se per caso dovesse rompesi, il pannello di cristallo temperato si frantuma in piccolissimi frammenti non taglienti e senza punte. Di conseguenza, la persona all’interno del box doccia non corre alcun rischio di tagliarsi. I pannelli in cristallo satinato sono quelli che garantiscono una maggiore privacy (soprattutto nel caso in cui si debba condividere il bagno con più persone contemporaneamente), ma anche quelli più difficili da pulire. Infatti, sono caratterizzati da una superficie irregolare e sono fatti di un materiale che deve essere sempre asciugato una volta finito di fare la doccia: in caso contrario, rimarranno le macchie lasciate dalle gocce.
Una volta scelto il materiale, bisogna decidere quale tipo di apertura adottare: questa può essere a scorrimento oppure a battente. I pannelli scorrevoli hanno il vantaggio di non avere la porta (quindi sono molto meno ingombranti) e sono molto pratici, soprattutto se vicino al box doccia vi sono altri sanitari, un mobile o una finestra. Nel secondo caso, invece, i box doccia sono dotati di cerniere ad apertura che consentono di aprire l’anta verso l’esterno (ante a saloon) oppure sia verso l’interno che l’esterno (ante girevoli); ovviamente, per essere adottata questa soluzione ha bisogno di un bagno spazioso. Non si tratta soltanto di un fattore estetico, in quanto il tipo di apertura del box doccia condiziona anche la semplicità o meno della pulizia. Infatti, il box doccia a battente è più semplice da pulire; al contrario, in quello con pannelli a scorrimento lo sporco si accumula proprio nei punti difficili da raggiungere sia quando lo sportello è chiuso che quando è aperto.
Bisogna ricordare comunque che i box doccia possono adottare o meno un certo tipo di apertura anche in base alla propria posizione. Infatti, i classici box doccia angolari (caratterizzati da un’entrata ad accesso angolare) possono adottare sia i pannelli scorrevoli che le ante a battente. Al contrario, quelli dotati di un’entrata ad accesso frontale (e che per questo sono detti box doccia frontali) possono prevedere sia pannelli a battente o scorrevoli che porte a soffietto. In pratica, si tratta di ante pieghevoli combinate con i due lati fissi del box doccia. In alternativa, si possono sostituire i pannelli di entrata con una tenda in tessuto naturale o sintetico. Ricordatevi inoltre che anche i box doccia con entrata a pannelli scorrevoli prevedono la combinazione con un lato fisso, quindi si dovrà tenere conto anche di questo quando si sceglie il proprio box doccia.

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