Si avvicina l’estate e l’idea che la casa sarà di nuovo surriscaldata dal caldo estivo ti preoccupa? Non farti cogliere alla sprovvista e segui i tre consigli per proteggere l’ambiente interno della casa per una coibentazione casa efficace per l’estate, ma anche per l’inverno.

Da dove ha origine il calore in casa?

Prima di inoltrarci nei consigli utili, proviamo a capire da dove ha origine il calore in casa. L’aria calda esterna entra in casa attraverso quello che in gergo tecnico viene chiamato “involucro esterno”, formato dai muri esterni, dal tetto e dalle bucature, porte e finestre. La qualità dell’involucro esterno definisce proprio il comfort termo – igrometrico in casa e su questo bisogna agire per limitare al minimo gli scambi di calore fra l’ambiente interno e quello esterno sia in estate che in inverno. L’involucro della casa, infatti, è formato da materiali diversi e spessori variabili, che contrastano in maniera più o meno marcata il flusso di aria attraverso la proprietà di resistenza termica che appartiene loro intrinsecamente. Maggiore è la resistenza termica del materiale e maggiore è lo spessore, minore sarà lo scambio di calore fra interno ed esterno. Per conoscere il fabbisogno di resistenza termica dell’edificio, è necessario, pertanto, calcolare la resistenza termica degli strati che compongono gli elementi architettonici dell’involucro allo stato di fatto. Tale calcolo termico definisce i valori di dispersione termica, o trasmittanza, che è l’inverso della resistenza termica e va confrontata con i valori limite indicati nella normativa vigente in materia di classi di esposizione energetica. I limiti di trasmittanza variano per ogni elemento dell’involucro e per la zona climatica in cui ricade l’edificio.

Se la trasmittanza supera i valori limite di riferimento, allora si constata che l’involucro è scarsamente isolato per ottenere il minimo comfort termico in casa e bisogna quindi agire con un intervento di isolamento termico.

In che modo effettuare la coibentazione casa?

La coibentazione della casa andrebbe eseguita su ogni elemento dell’involucro edilizio, al fine di ridurre lo scambio di calore lungo tutta la superficie che divide l’interno della casa dall’esterno. In particolare, bisogna agire tempestivamente sui serramenti e le vetrate, sui muri perimetrali e sul tetto o il sottotetto della casa.

La dispersione termica che avviene attraverso i serramenti può essere davvero influente, soprattutto se ci sono tante finestre e porte-finestre in casa. Le soluzioni più all’avanguardia prevedono l’utilizzo di infissi a taglio termico, dotati di elementi in gomma che bloccano il flusso di calore fra la superficie calda e fredda della finestra e ne aumentano, così, la resistenza termica. Le vetrate per le finestre devono essere performanti per isolare al meglio, senza però ridurre notevolmente la trasparenza: si usano, per questo, vetri stratificati con intercapedine o vetri basso emissivi se non è necessaria la trasparenza del vetro completa.

Un’altra soluzione tenere in conto è la coibentazione delle tamponature, che può essere eseguita con un intervento di cappotto termico sulla superficie esterna, di insufflaggio nelle intercapedini di pareti doppie, oppure di isolamento dall’interno con l’inserimento dell’isolante termico dietro una nuova parete di cartongesso sul perimetro interno.

L’intervento di coibentazione che più di tutti forse è necessario se la casa è all’ultimo piano è l’isolamento termico del tetto, poiché è proprio quest’ultimo ad prendere il sole tutto il giorno. Anche in questo caso, come per le pareti esterne, si può agire con una soluzione a cappotto termico inserendo l’isolante termico all’esterno, oppure con l’inserimento dello strato isolante all’intradosso del tetto rivestito da un controsoffitto. Il caso più semplice ed efficace è la possibilità di inserire lo strato isolante direttamente sul solaio del sottotetto, se esiste e se non è praticabile.

La coibentazione della casa è un intervento architettonico dell’involucro edilizio che permette di isolare termicamente l’ambiente interno dall’ambiente esterno. Ciò è possibile grazie a specifiche tecnologie che si servono di particolari materiali isolanti che, inseriti nella stratigrafia dell’involucro esterno della casa, possono ridurre al minimo le dispersioni termiche e migliorare il benessere termico in casa. Esistono numerosi tipi di materiali isolanti termici: isolante naturale, isolante minerale, isolante sintetico. L’isolante termico naturale, dopo una lunga pausa, è stato nuovamente rivalutato grazie alle sue proprietà termiche associate ad una produzione e ad un utilizzo altamente sostenibili. In questo breve spazio analizzeremo tutti i pro e i contro degli isolanti naturali realizzati a partire dagli alberi.

Isolante naturale in fibra di cellulosa

La fibra di cellulosa è costituita da giornali riciclati trattati con una miscela resinosa contenente acido borico che conferisce la resistenza al fuoco, agli insetti e ai funghi. È un materiale disponibile in formato viscoso, per essere spruzzato nelle intercapedini o steso sulle superfici da isolare, oppure in formato di lastra per essere montata all’interno di telai metallici o in legno.

Pro:

  • Il 90% della fibra di cellulosa è composto da materiale riciclato;
  • E’ un materiale prodotto da risorse rinnovabili;
  • E’ riutilizzabile se tenuto asciutto;
  • E’ riciclabile;
  • E’ igroscopica: controlla umidità e permette una ottima traspirabilità della superficie trattata.

Contro:

  • La carta di giornale, se non trattata perfettamente, può essere soggetta a cattivi odori nel tempo a causa dell’inchiostro stampato, ma può essere risolto con l’utilizzo di barriere al vapore nella stratigrafia;
  • Durante la posa in opera assicurarsi di avere mascherine per evitare il rischio associato all’inalazione di polvere di carta da giornale;
  • La resistenza termica si può ridurre se si compatta troppo la miscela in fase di esercizio (camminarci su non fa bene);

Isolante naturale in sughero

L’isolante termico in sughero è ottenuto dalla corteccia del sughero raccolta ogni 25 anni in ogni albero. I grani di sughero vengono espansi a formare blocchi e pannelli con resina naturale, attraverso la compattazione ad alta temperatura. Utilissimi per isolare tetti piani calpestabili e pavimenti.

Pro:

  • E’ prodotto da risorse rinnovabili prodotte in zone povere che si autosostentano;
  • E’ riutilizzabile se non trattato con adesivi o rivestimenti;
  • E’ riciclabile;
  • E’ impermeabile
  • E’ un materiale stabile; resistente a compressione e agli attacchi di insetti e roditori.

Contro:

  • In fase di posa in opera evitare l’inalazione delle polveri del sughero, nocive per la salute.

Isolante naturale in fibra di legno

Questo materiale è costituito da scarti di segatura e legno da costruzione, legati con resine poliolefiniche con aggiunta di fosfato di ammonio per aumentare la resistenza al fuoco. Si trova sul mercato in pannelli ed è utilizzato principalmente per pareti ventilate e tetti inclinati.

Pro:

  • Ha un’alta percentuale di materiale di riciclo;
  • E’ prodotto principalmente da risorse rinnovabili;
  • E’ riutilizzabile se in buone condizioni;
  • E’ riciclabile e compostabile, può essere utilizzato nel recupero energetico;
  • E’ igroscopico: fornisce il controllo di umidità ottimale.

Contro:

  • Contiene un materiale non rinnovabile (legante sintetico e fosfato di ammonio);
  • La resistenza termica può perdersi se si comprime troppo o si inumidisce.

Cerchi una soluzione per combattere il freddo estenuante che avverti in casa durante l’inverno e il caldo asfissiante che ti debilita nel periodo estivo? Esistono molte soluzioni sul mercato: puoi decidere di isolare termicamente l’involucro della tua casa, riducendo al minimo il consumo di energia, oppure puoi continuare ad abusare dei soli impianti di riscaldamento e raffreddamento dell’aria in una casa non isolata termicamente, dove gli effetti del caldo e freddo artificiale svaniscono in poco tempo e hai la sensazione di rimanere prigioniero della loro continua attività, spendendo tanti soldi in bolletta e impattando negativamente sull’ambiente. E’ vero che scegliere di isolare termicamente la casa può risultare una soluzione all’inizio un po’ più dispendiosa e drastica e non ti sembra possa valere la pena investire su questo elemento della casa, ma continua la lettura e scoprirai che i vantaggi che potrai trarre da un intervento di isolamento termico della casa sono davvero tanti e indispensabili per migliorare il tuo stile di vita.

Perché isolare termicamente la casa fa bene?

Isolare termicamente la casa ha numerose conseguenze positive, l’intervento di isolamento viene fatto per migliorare il benessere termico in casa senza dover dipendere da caloriferi in inverno e condizionatori in estate in maniera continua e spesso inefficace. Una casa ben isolata scambia calore con l’esterno in bassissime percentuali e ciò permette di mantenere la temperatura interna desiderata per molto tempo, indipendentemente dalla temperatura esterna, aiutandosi a proprio piacimento con gli impianti di condizionamento dell’aria. Se questi ultimi vengono comunque utilizzati, le loro prestazioni saranno le migliori, poiché il calore che diffondono in inverno non si disperderà all’esterno, mentre il fresco estivo non sarà contaminato dal calore esterno. Ciò significa che un intervento di isolamento termico può garantire diversi vantaggi:

  • Comfort termico ideale in casa, che migliora lo stile di vita e la salute di chi ne fruisce quotidianamente;
  • Vantaggio economico, grazie alla notevole riduzione del consumo di energia degli impianti di riscaldamento e raffreddamento e, quindi, delle spese in bolletta di gas ed elettricità;
  • Vantaggio ambientale, grazie alla conseguente riduzione delle emissioni di gas nocivi, derivanti dall’utilizzo degli impianti di condizionamento;
  • Isolamento acustico, che quasi sempre si accompagna all’isolamento termico;
  • Riduzione dei fenomeni di umidità, condensa e di formazione di muffa, con un ulteriore vantaggio per la salute;

Allora conviene isolare termicamente la casa?

Ti stai chiedendo se la spesa iniziale sarà assorbita nel risparmio economico a lungo termine e se, quindi, valga davvero la pena investire in un intervento di isolamento termico? Se i vantaggi già elencati non ti hanno ancora convinto, allora è importante sapere che il costo di ogni intervento è variabile in relazione a diversi fattori, ma, se l’intervento è stato realizzato ad opera d’arte, la spesa iniziale può essere recuperata in pochi anni.

Esistono tecniche di isolamento economiche ed efficaci?

E’ possibile isolare termicamente l’involucro della casa (in particolare il tetto, il sottotetto e le pareti esterne) attraverso tecniche di intervento diverse, che vanno scelte in base alla situazione specifica. Si può agire dall’esterno, creando un cappotto termico all’edificio, oppure dall’interno, consentendo un’azione mirata a singoli appartamenti o in condizioni di impossibilità di agire dall’esterno. Fra le tecniche più economiche e efficaci  di isolamento interno, il mercato propone l’insufflaggio in fibra di cellulosa per pareti con intercapedine, per tetti e per sottotetti. L’insufflaggio in fibra di cellulosa è particolarmente efficace ed economico, in quanto la posa in opera è semplice e non invasiva e la fibra di cellulosa è un materiale ecologico, traspirante ed ha un’alta resistenza termica e al fuoco. E’ importante rivolgersi ad un’azienda specializzata e con esperienza nel settore al fine di garantire una resa ottimale di isolamento termico

La muffa è un ospite indesiderato in casa e purtroppo affiora in moltissime abitazioni anche dopo averla trattata con rimedi superficiali. La muffa, infatti, non è sinonimo di sporcizia e non va trattata con semplici prodotti di pulizia dei muri, anche se spesso le macchie nere possono essere pulite con un panno. Tuttavia, la proliferazione della muffa non può essere arrestata in tal modo. Al contrario, la muffa è un problema piuttosto importante e va eliminata definitivamente con soluzioni mirate, per il bene della struttura interna ed esterna dei muri e soprattutto della salute di chi abita la casa. Il rasante antimuffa ecologico è uno dei sistemi più efficaci per combattere la muffa all’origine. In questo breve spazio scopriamo i motivi e i vantaggi della sua applicazione sui muri.

Perché il rasante ecologico è un metodo efficace antimuffa?

Partiamo dal principio. Il rasante antimuffa è un sistema studiato per far fronte alle cause che favoriscono la formazione di muffa. La muffa si forma e si prolifera in ambienti che hanno caratteristiche ben precise:

  • Isolamento termico delle pareti esterne assente o scarsamente efficace provoca una temperatura differenziata sulle pareti dell’involucro esterno della casa: muri, pilastri, travi, che sono rivolti verso l’esterno hanno una temperatura bassa mentre verso l’interno incontrano il calore generato dai caloriferi e dagli elettrodomestici. In tal modo si forma condensa, che favorisce un habitat umido in cui la muffa può formarsi.
  • Umidità di risalita in ambienti al piano terra o seminterrati: i muri perimetrali, le fondazioni o il solaio primo calpestio non sono ben isolati termicamente rispetto al terreno su cui poggia la casa, soprattutto in luoghi particolarmente umidi, ciò provoca una risalita di liquido per capillarità verso l’alto, generando muffa sulla parte bassa dei muri perimetrali.
  • Eccessiva umidità e mancata ventilazione in casa: un eccesso di acqua nelle piante dell’appartamento, o l’abitudine di far asciugare biancheria umida in casa senza ventilazione può portare alla formazione di un ambiente favorevole alla proliferazione di muffa.
  • Scarsa illuminazione naturale: la luce può aumentare la temperatura delle superfici e ridurre la possibile formazione di vapore acqueo sui muri.
  • Scarsa traspirabilità delle superfici murarie.

Il sistema antimuffa con rasante ecologico favorisce il risanamento e l’isolamento termico dei muri esterni o interni dell’involucro della casa, grazie alla scelta di un materiale da posare sui muri con spiccate caratteristiche termiche. Il rasante antimuffa è una sorta di “intonachino”, ideale per essere posato sulla parete da rivestire. Il rasante ecologico è realizzato con materiale riciclato ed è particolarmente indicato per ridurre al minimo lo spreco di risorse naturali e creare un ambiente salubre all’interno delle abitazioni.

Rasante antimuffa ecologico per pareti esterne

Il sistema di isolamento rasante antimuffa per le pareti esterne è studiato per rivestire le facciate, con gres, ceramiche e materiali di finitura sotto cui può essere posato. Sulla tamponatura viene posato uno strato di rasatura isolante a basso spessore molto leggero ed elastico, in grado di ridurre gli scambi di calore fra interno ed esterno e aumentare la resistenza termica delle pareti. Il rasante antimuffa può avere proprietà termoriflettenti e non compromette la traspirabilità della superficie muraria. Agire dall’esterno è il modo migliore per eliminare i ponti termici, causati dalla differenza materica dell’involucro in prossimità dei punti critici come travi e pilastri. Vantaggi: riduzione delle spese energetiche fino al 40% e miglioramento del comfort termico e acustico abitativo.

Rasante antimuffa ecologico per pareti interne

Il sistema con rasante antimuffa per pareti interne è ideale per eliminare definitivamente la formazione di muffa, condensa e umidità da ponti termici all’interno della casa. I rasanti ecologici antimuffa sono studiati per ridurre al minimo lo spessore di posa della miscela in modo da mantenere inalterata la superficie utile interna. Vantaggi: risparmio economico fino al 35% delle spese di riscaldamento e salubrità dell’aria interna grazie alla eliminazione totale di muffa.

Anche quest’anno Newfloor ha rinnovato la sua certificazione FSC® – Forest Stewardship Council, offrendo prodotti e pavimenti sopraelevati nel rispetto dell’ambiente

Si è infatti conclusa l’annuale visita ispettiva da parte di uno degli oltre 30 enti di certificazione in tutto il mondo (a loro volta accreditati dall’ente internazionale ASI). La certificazione nasce con l’obiettivo di garantire la provenienza di determinati prodotti esclusivamente da foreste gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Il logo di FSC garantisce infatti che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite e ne controlla il processo produttivo fino alla fine della produzione (catena di custodia – CoC). Continua a leggere

Prima di andare a vivere in una casa è necessario porre la propria attenzione sul tipo di impianto di riscaldamento.
È inutile dire che oltre ad essere un impianto di riscaldamento autonomo, deve trattarsi di un impianto classificato nella classe A / A+ / A++ / A+++. Ma prima che siano i dubbi ad impadronirsi delle nostre scelte, è necessario valutare la soluzione più adeguata per riscaldare la casa.

Il riscaldamento a pavimento può presentarsi come un’ottima alternativa ai soliti termosifoni o stufe a pellet. Si tratta di uno degli impianti di riscaldamento che sta riscuotendo maggiore successo tra chi costruisce una nuova casa o tra chi abita all’interno di una casa molto moderna e recentemente ristrutturata. Per installare un impianto di riscaldamento a pavimento è necessario che ci siano tutti gli elementi definiti indispensabili per una sua corretta installazione ed efficace funzionamento.  La caldaia è un componente troppo importante per essere omesso dall’impianto di riscaldamento. In questo tipo di impianto a pavimento, la caldaia consuma di meno in quanto la temperatura che raggiunge è di gran lunga inferiore. Minori consumi si traducono in meno spese da destinare alle bollette e agli altri consumi energetici. Un altro elemento essenziale per l’installazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento è la presenza dei pannelli isolanti.
Ogni pannello isolante è realizzato in polistirolo o in sughero; in ogni caso viene posizionato sopra il ripiano del suolo dove verranno poi posizionati i tubi. Il vantaggio di poter scegliere un pannello isolante in sughero è che questo si distingue per avere la capacità di isolamento acustico. Inoltre come soluzione per riparare i fili e l’intero impianto dall’umidità vi è la possibilità di poter posizionare dei fogli in PVC rigido. I tubi dell’impianto invece, attraverso i quali dovrà scorrere l’acqua calda, devono essere in rame o in polietilene proprio per garantire resistenza, durabilità e qualità. I tubi rappresentano la parte più importante dell’impianto. Posizionati al di sopra del pannello isolante, permettono una equa distribuzione dell’acqua calda in grado di riscaldare perfettamente tutta la casa. Gli ultimi elementi importanti all’interno di un impianto di riscaldamento sono i massetti e i collettori. Mentre i massetti servono a riscaldare l’intero impianto, i collettori sono indispensabili per poter regolare il flusso dell’acqua calda mentre scorre all’interno dei tubi, dalla caldaia ai tubi.

Il riscaldamento a pavimento è un impianto che può essere installato su diversi modelli di pavimento senza correre il rischio di incompatibilità con il materiale delle mattonelle dovuto alle alte temperature. Infatti è molto adattabile a tanti stili di arredamento che prevedono pavimenti laminati, le semplici piastrelle, il cotto o la moquette. Solo se si vuole installare questo tipo di impianto di riscaldamento con un pavimento in parquet è necessario scegliere un tipo di legno che sia più resistente.

Il principale vantaggio dell’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento è il fatto che non è ingombrante avendo quindi la possibilità di sfruttare questo spazio domestico, altrimenti occupato da impianti di condizionamento o dai termosifoni, in altri modi. Inoltre non vi è pericolo che si accumulano muffe o polveri come accade con i termosifoni che sono la causa di sempre più allergie. La scelta dell’installazione di un impianto di riscaldamento a pavimento comporta il poter usufruire di altri due vantaggi: il primo è che si ha una distribuzione del calore equa in tutti gli ambienti di casa grazie al suo funzionamento per irraggiamento, il secondo invece è la possibilità di ricevere un notevole risparmio sulle bollette e sui consumi energetici sfruttando oltre la normale caldaia, anche altre fonti di calore più pulite tra cui caldaie a pellet, pompe di calore solari e i pannelli solari.

Nonostante tutti questi vantaggi, l’impianto di riscaldamento a pavimento presenta uno svantaggio: il costo troppo elevato.
Tutte le aziende specializzate nell’installazione di questo tipo di impianti devono servirsi di manodopera altamente qualificata e soprattutto di materie prime di alta qualità. È meglio quindi investire in questo tipo di lavori dal costo più elevato avendo la consapevolezza di ammortizzare i consumi nell’arco degli anni con un risparmio sicuro sui consumi mensili.

È da sempre stata la ‘casa delle vacanze’ sin da piccolo, quando andavo in campagna a trovare i nonni e ci rimanevo per qualche settimana.
Poi, il tempo ha fatto il suo corso e ho ereditato quella vecchia casa colonica e tutte le suppellettili e i mobili dei miei nonni che mantengono vivo il ricordo di me bambino.

La vita lavorativa, la famiglia, gli interessi e tutto il resto, mi hanno tenuto lontano da una proprietà che raramente aveva continuato a vedere la mia seppur sporadica presenza.
Poi, l’arrivo del primo figlio e successivamente del secondo, mi aveva spinto a progettare degli interventi di ristrutturazione a carattere strutturale di quella vecchia casa, per permettere a me e alla mia famiglia di trascorrervi i week-end e le vacanze.
Con i miei risparmi ho potuto iniziare dei lavori per rendere agibile e sicura una buona parte del vecchio casale.

Ho pensato fosse necessario sostituire il portoncino di ingresso con una porta blindata, per evitare possibili effrazioni da parte di ladri interessati ai preziosi oggetti vintage rimasti sin dal tempo dei nonni e, oltre alla porta, mi sono dedicato alla messa in sicurezza del resto della casa,  facendo sostituire i vecchi infissi con dei nuovi infissi di legno color mogano. Sugli infissi sono stati montati dei vetri da 3 mm antisfondamento che supportano un sistema di allarme che presenta, dentro ai telai delle finestre e del portoncino blindato, i sensori collegati alla centralina.
Oggi, sono i miei figli a godersi una fresca estate, assaporando i dolci frutti di fico dallo stesso albero che mi vedeva arrampicato per saziare la mia golosità.

E domani saranno sempre loro che potranno fare la stessa cosa con i loro figli, che ancora vedranno gli stessi mobili e le stesse suppellettili dei loro avi, rimasti com’erano e dov’erano per mantenere integro il loro ricordo.

L’isolamento termico del tetto è un’operazione che, ad oggi, rientra negli interventi di riqualificazione energetica e può essere molto conveniente grazie alle agevolazioni fiscali favorite sia a livello regionale che nazionale. L’isolamento tetto Vicenza è favorito anche dal Piano Casa della Regione Veneto, che punta a migliorare la qualità abitativa per valorizzare il patrimonio edilizio preesistente attraverso i sistemi per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e delle fonti di energia rinnovabile.

L’isolamento termico non comporta l’utilizzo di energia rinnovabile, ma si annovera fra quegli interventi che riducono notevolmente l’utilizzo di qualsiasi energia, rinnovabile e non rinnovabile. Ciò è il miglior modo per agire in maniera sostenibile e garantire il benessere termoigrometrico senza inquinare l’ambiente e proiettare il benessere e il risparmio energetico anche per il futuro. Esistono numerose tecniche di isolamento termico che utilizzano materiali altamente sostenibili, come la fibra di cellulosa, materiale realizzato mineralizzando carta di giornale riciclata, rendendo l’intervento estremamente compatibile con i principi di sostenibilità ambientale.

Perché partire dall’isolamento del tetto?

L’isolamento termico è importantissimo per l’intero involucro edilizio, composto dalla copertura, dalle pareti esterne e dal solaio di primo calpestio. Le naturali dispersioni di calore, come ci insegna la scienza, si dirigono da un ambiente più caldo a quello adiacente più freddo e, inoltre, l’aria calda risulta essere più leggera dell’aria fredda, risalendo inevitabilmente verso l’alto. In tal modo, quando in inverno si ha una temperatura interna più alta di quella esterna, l’aria calda tende verso l’alto e, se non incontra ostacoli in copertura, viene dispersa all’esterno dell’edificio, provocando una riduzione della temperatura interna e conseguente malessere termico. E’ proprio per tale motivo che l’isolamento termico del tetto è uno degli interventi più efficaci per avere una minore percentuale di dispersioni termiche dell’intero involucro edilizio. Va precisato, però, che per avere un risultato davvero soddisfacente, è opportuno intervenire in maniera omogenea su tutto l’involucro, rivolgendosi ai professionisti del settore energetico dell’edilizia che sapranno valutare la classe energetica della casa ed intervenire in base alle tecniche di costruzione utilizzate per la realizzazione della casa.

Le agevolazioni fiscali

Le detrazioni fiscali sugli interventi di riqualificazione energetica, sommate al Piano Casa, sono un binomio perfetto per intraprendere una spesa minima, che prevede grandi vantaggi futuri non solo per l’ambiente ma anche per il portafoglio. Può usufruire di tali detrazioni chiunque abbia un reddito soggetto ad IRPEF e abbia diritto reale sul bene immobiliare. Le detrazioni fiscali sono regolate da una legge che viene prorogata ogni anno e restituisce fino al 50% o al 65% della spesa sostenuta, in base al tipo di intervento che viene realizzato. Le detrazioni fiscali fino al 50% sono applicate agli interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione edilizia di edifici residenziali, tra cui l’intervento di isolamento termico, la sostituzione degli infissi e l’adeguamento degli impianti termici per una spesa massima di 96.000 €. Le detrazioni fino al 65% si differenziano dalle precedenti per lo scopo dell’intervento e riguardano operazioni di riqualificazione energetica, come il miglioramento della classe energetica della casa, e non possono essere cumulate con le detrazioni per manutenzione straordinaria e ristrutturazione.

 

La scelta di isolare termicamente la nostra abitazione è molto importante per ottenere il benessere termico desiderato, senza essere schiavi degli impianti di climatizzazione nelle stagioni più critiche, ma richiede uno studio preventivo, per valutare il tipo di isolante più soddisfacente per le nostre esigenze, a seconda degli elementi dell’involucro da isolare, e la tipologia di posa in opera che più si addice al caso della nostra abitazione. In questo approfondimento, faremo una panoramica sui materiali principali che vengono utilizzati per l’isolamento termico.
Per scegliere il miglior materiale termoisolante bisogna inizialmente richiedere una valutazione energetica del nostro edificio e valutare il tipo di materiale e lo spessore da assegnare allo strato isolante, in base alle dispersioni termiche da neutralizzare. Il tipo di materiale va scelto in base alle seguenti caratteristiche:
Conducibilità termica (lambda “λ”), ossia la capacità del materiale di generare dispersioni termiche. Un buon isolante termico ha valori di λ molto bassi.
Sfalsamento termico, ossia il tempo impiegato dal calore per attraversare il materiale e raggiungere l’ambiente più freddo. Materiali con un alto sfasamento termico permettono di trattenere il calore per più tempo e rilasciarlo nelle ore meno calde.
Resistenza di diffusione al vapore (mu “µ”), ovvero il potere traspirante. E’ importante che il materiale sia traspirante e che abbia valori bassi di µ, in modo da ridurre il fenomeno della condensa.
E’ bene tener presente anche la zona climatica in cui risiede la nostra abitazione per calibrare al meglio tali caratteristiche ed ottimizzarle.isolamento termico_isolare srl_vicenza
Passiamo adesso alla classifica del miglior isolante per tetti, pareti verticali e orizzontali, ricordando che i coibenti possono essere suddivisi in sintetici, vegetali e minerali, a seconda della loro composizione.
Gli isolanti sintetici derivano dai processi di lavorazione del petrolio. I più utilizzati sono il poliestere, il polistirene espanso o estruso, il poliuretano e il polietilene espanso e le schiume. Fra i vantaggi di tali coibenti c’è il prezzo molto economico e il basso valore di λ, oltre alla facilità di posa in opera e alla resistenza del materiale agli agenti esterni, migliorata attraverso idonee protezioni. La pericolosità di questi isolanti sta nella scarsa resistenza al fuoco e nella loro natura non sostenibile per l’ambiente e in alcuni casi dannosa in fase di posa in opera per il rilascio di sostanze nocive.
Gli isolanti vegetali derivano da materiali completamente naturali, ricavati con processi di lavorazione sostenibili e non dannosi per l’uomo e l’ambiente, sono biodegradabili e facilmente riciclabili. Fra essi ricordiamo la fibra di legno, di cellulosa, di canapa e di lino e il sughero. I grandi vantaggi di tali isolanti sono l’atossicità e la sostenibilità delle materie prime, la traspiranza utile in ambienti umidi o critici per l’affiorarsi di condensa, un buon comportamento di sfasamento termico e isolamento acustico e la vita utile molto lunga. Gli svantaggi sono il prezzo relativamente più alto e una λ maggiore, facilmente contrastata da uno spessore più ampio dello strato isolante. La posa in opera non è sempre standard: la fibra di cellulosa, ad esempio, va inserita a mezzo di insufflaggio delle pareti, una tecnica economica ma da affidare solo a specialisti del settore.
Gli isolanti minerali sono di origine naturale, derivati da rocce , sono molto vantaggiosi in ambienti soggetti all’ affiorarsi di muffe, grazie alle elevate prestazioni anche in presenza di umidità. Sono anch’essi più costosi rispetto ai materiali sintetici, ma resistono al fuoco, sono durevoli nel tempo, traspiranti e sono completamente riciclabili e biodegradabili. Fra essi nominiamo la lana di vetro, l’argilla espansa, i feltri.